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Panorama Elettrico - Gennaio 2007 |
Da tempo sono disponibili servizi e prodotti ad alto contenuto tecnologico, ma la loro applicazione, soprattutto nel comparto dell'edilizia residenziale, è tuttora trascurabile.
Non si sa con precisione quanto sia veramente diffusa l'esigenza di funzionalità e comfort in ambito domestico, ma senz'altro c'è una consistente percentuale di consumatori disposta a pagare di più un impianto... ma vuole un servizio efficiente e un prodotto che funzioni. Il problema non sta nei servizi, nè tantomeno nei prodotti che, come dicevo, hanno raggiunto un notevole livello tecnologico.
Il problema, innanzitutto, sta negli impianti tecnici, che vengono realizzati in modo indipendente tra loro durante la costruzione dell'edificio. Inoltre, il mancato interesse verso le nuove tecnologie, che rappresentano anche una notevole opportunità di sviluppo del mercato, "è dato - cito le parole dell'ingegner Rocchi, presidente dell'UNAE - dall'inefficienza con cui interagiscono le principali figure coinvolte, ossia le istituzioni responsabili di definire norme tecniche ed amministrative, la committenza, i progettisti e gli architetti, le imprese di costruzione, i fornitori e gli installatori, nelle fasi di realizzazione, esercizio e manutenzione degli impianti".
Ce n'è per tutti! Un contributo importante a migliorare il coordinamente e l'organizzazione, rileva Rocchi, è quello dato dalla professionalità e dalla qualità del lavoro di tutti gli operatori; da questo punto di vista è fondamentale il ruolo dell'aggiornamento e della formazione.
Si tratta di una condizione necessaria, ma non sufficiente.
Da più parti si sentono altre proposte, come quella di affidare al progettista elettrico il ruolo di coordinatore dei lavori, perchè è attraverso l'impianto elettrico che vengono comandati e controllati tutti i dispositivi e tutti gli apparecchi (ottima soluzione per noi elettrici, ma non molto condivisa dagli altri impiantisti).
In realtà, una soluzione che si incomincia a intravedere, soprattutto nell'ambito dei comitati tecnici CEI, è quella di coinvolgere tutti i rappresentanti (ordini, collegi, associazioni…) dei professionisti, che si occupano sotto vari aspetti di impianti, nella stesura di guide tecniche per la predisposizione delle infrastrutture. Un esempio importante è la guida CEI per la realizzazione dei montanti degli edifici, di cui abbiamo parlato nel numero 10/2006 di Panorama Elettrico e quella, di prossima pubblicazione, per la predisposizione nelle unità immobiliari (appartamenti). Una volta fissate delle regole, sarà compito di chi realizza la struttura edile predisporre degli "spazi installativi" e dei "percorsi" per tutti i tipi di impianti.
In questo modo sarà "inevitabile" la collaborazione tra impiantisti e sarà molto più facile l'integrazione tra i vari impianti, condizione necessaria e sufficiente, se legata alla professionalità e alla qualità del lavoro, al buon funzionamento dei servizi e dei prodotti che abbiamo a disposizione per rendere più efficiente, anche dal punto di vista energetico, e confortevole la nostra casa.
Buon lavoro… di qualità.
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